Profonda Superficialità mostra collettiva di arte contemporanea
l’Associazione Culturale Ossimoro organizza la mostra collettiva dal titolo: Profonda Superficialità “Non c’è niente di più profondo di ciò che appare in superficie”. (G. W. Friedrich Hegel) Superficie e profondità. Sopra e sotto. Davanti e Dietro. Matisse usava partire dalla raffigurazione della realtà, trasformandola poi in forme semplificate e appiattite attraverso l'accostamento di colori primari e secondari puri, accesi, luminosi, semplificando le forme portandole alla bidimensionalità. Portando, quindi: la profondità in superficie. Nella pittura, lo spazio pittorico è costantemente delimitato da una cornice già dal secolo scorso, dalla prospettiva di Piero della Francesca, al trompe l’oeil del Barocco, dall’anamorfosi a Velasquez de Las meninas, fino al gesto estremo, quanto impotente, del taglio di Fontana sulla tela, per riuscire a dare tridimensionalità all’opera, si è cercato di giocare fino ai limiti non solo dell’illusione ottica, ma anche del dialogo quasi fisico con l’osservatore. Quando osserviamo un dipinto, proviamo delle emozioni soggettive, probabilmente le stesse che l’artista voleva esprimere, ci sentiamo legati, partecipi, coinvolti, senza conoscerlo, senza sapere cosa lo ha spinto realmente a creare quell’opera, nè osserviamo la profondità. Le opere selezionate per la mostra saranno interpretazioni personali di ciò che profondamente l’artista vuole esprimere comunicare con propria essenza e la propria individualità, tramite la superficie di una tela o di una fotografia. Espongono: Alberto Ballocca, Daniela De luca, Ernesto Fava, Cinzia Gennaro, Tiziana Inversi, Alex Kova, Monica Pelizzari, Gianni Pennisi, Federica Scalafiotti, Six, Michael Stewart. Presso Associazione Culturale Ossimoro Via Carlo Ignazio Giulio 6 10122 Torino Apertura al pubblico 25 MAGGIO 7 GIUGNO dal lunedì al venerdì dalle 15,00 alle 19,00 sabato e domenica su appuntamento
l’Associazione Culturale Ossimoro organizza la mostra collettiva dal titolo: Profonda Superficialità “Non c’è niente di più profondo di ciò che appare in superficie”. (G. W. Friedrich Hegel) Superficie e profondità. Sopra e sotto. Davanti e Dietro. Matisse usava partire dalla raffigurazione della realtà, trasformandola poi in forme semplificate e appiattite attraverso l'accostamento di colori primari e secondari puri, accesi, luminosi, semplificando le forme portandole alla bidimensionalità. Portando, quindi: la profondità in superficie. Nella pittura, lo spazio pittorico è costantemente delimitato da una cornice già dal secolo scorso, dalla prospettiva di Piero della Francesca, al trompe l’oeil del Barocco, dall’anamorfosi a Velasquez de Las meninas, fino al gesto estremo, quanto impotente, del taglio di Fontana sulla tela, per riuscire a dare tridimensionalità all’opera, si è cercato di giocare fino ai limiti non solo dell’illusione ottica, ma anche del dialogo quasi fisico con l’osservatore. Quando osserviamo un dipinto, proviamo delle emozioni soggettive, probabilmente le stesse che l’artista voleva esprimere, ci sentiamo legati, partecipi, coinvolti, senza conoscerlo, senza sapere cosa lo ha spinto realmente a creare quell’opera, nè osserviamo la profondità. Le opere selezionate per la mostra saranno interpretazioni personali di ciò che profondamente l’artista vuole esprimere comunicare con propria essenza e la propria individualità, tramite la superficie di una tela o di una fotografia. Espongono: Alberto Ballocca, Daniela De luca, Ernesto Fava, Cinzia Gennaro, Tiziana Inversi, Alex Kova, Monica Pelizzari, Gianni Pennisi, Federica Scalafiotti, Six, Michael Stewart. Presso Associazione Culturale Ossimoro Via Carlo Ignazio Giulio 6 10122 Torino Apertura al pubblico 25 MAGGIO 7 GIUGNO dal lunedì al venerdì dalle 15,00 alle 19,00 sabato e domenica su appuntamento