Tarabuso (Botaurus stellaris) - Lago d'Iseo

Tra gli aironi presenti in Italia, forse quello più misterioso, schivo, elusivo. Un'autentica presenza leggendaria dei canneti e delle zone umide. Non tutte le zone umide però. Il tarabuso predilige quelle con densa e vasta copertura vegetale, dove può nascondersi, tendere il collo verso l'alto e mimetizzarsi tra le canne con il suo incredibile piumaggio. Se non lo cerchi, non lo vedrai mai. Passa la sua giornata nel fitto del canneto, dove nidifica, lontano da nidi di altre specie. Attenzione però, in Italia è una specie molto rara. In inverno giunge solo qualche individuo dal profondo nord (ci torna in primavera inoltrata, quando i ghiacci sono completamente sciolti), ma di poca consistenza è il contingente nidificante. Il tarabuso è specie molto territoriale. Per scovarlo, naturalisti ed ornitologi ricorrono alla tecnica del playback, cioè sfruttano la sua spiccata territorialità per stimolarlo con tracce audio - canti e richiami registrati di suoi consimili. Lui canta la notte, sino alle prime luci dell'alba, ma solo in via eccezionale. È un canto incredibilmente profondo, basso, misterioso, che risuona nell'abisso della notte. A volte, nei pressi dei canneti, lo si può scorgere levarsi col suo volo lento e sgraziato, ma solo sul far del buio, perché quando non può mimetizzarsi tra il fitto dei giunchi lo fa nell'oscurità della sera, al sorgere delle stelle, le stesse che gli danno il nome di airone stellato. Lago d'Iseo, 13 febbraio 2023 #birdwatching #tarabuso